Pacchetto Energia Commissione UE, le prime reazioni di ambientalisti e associazioni

Redazione QualEnergia.it

Fortemente critiche Legambiente e Free sul pacchetto sull’energia “Clean Energy for All Europeans” pubblicato oggi dalla Commissione Europea. Pochi aspetti positivi “ma insufficienti” come il target efficienza e altri “in contraddizione con impegni di Parigi come quelle sulle rinnovabili.

“Le proposte della Commissione Ue, presentate oggi con il cosiddetto Pacchetto di inverno, non consentono all’Europa di accelerare la transizione verso un sistema energetico libero da fossili entro il 2050 e sono in piena contraddizione con gli impegni assunti a Parigi e ribaditi solo pochi giorni fa a Marrakech.”

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Ecco il nuovo pacchetto Energia della Commissione Europea

Redazione QualEnergia.it

Gli interventi riguardano efficienza energetica, rinnovabili, assetto del mercato dell'energia elettrica, sicurezza dell'approvvigionamento elettrico e le norme sulla governance per l'Unione dell'energia. Una sintesi delle misure con focus su rinnovabili ed efficienza e tutta la documentazione.

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Target vincolante alzato al 30% per l’efficienza energetica, ma anche fine della priorità di dispacciamento per i nuovi grandi impianti a rinnovabili.

Giro di vite sulla sostenibilità dei biocarburanti, nuovi indirizzi sul capacity market e centralità dei prosumer.

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Eolico, ecco il drone che indica dove installare le turbine

Redazione QualEnergia.it

Alcuni ricercatori del Politecnico di Zurigo hanno impiegato apparecchi con vari sensori speciali per misurare flussi d’aria e turbolenze nelle aree degli impianti. Punto di partenza per sviluppare programmi di simulazione per scegliere i siti migliori in cui vanno collocati gli aerogeneratori.

Quali sono i posti migliori in cui installare le turbine di un parco eolico? Può essere molto difficile rispondere a questa domanda, perché gli strumenti utilizzati finora hanno un margine di errore abbastanza ampio.

Ne sono convinti alcuni ricercatori del Politecnico federale di Zurigo che di recente hanno presentato al meeting annuale dell’American Physical Society i risultati di un loro studio basato sull’utilizzo di droni innovativi

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Convenienza economica e pay back time di un accumulo da 4 kWh di capacità

Redazione QualEnergia.it

Una simulazione sulla redditività e i tempi di rientro di un investimento per un sistema di accumulo in ambito residenziale con una capacità media da 4 kWh per un impianto fotovoltaico di nuova realizzazione. Dall'analisi del recente report dell'Energy & Strategy Group.

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Riprendiamo dal recente rapporto dell’Energy & Strategy Group, “Le applicazioni ed il potenziale di mercato delle soluzioni di storage in Italia”, una simulazione riguardante la redditività e i tempi di rientro di un investimento per un sistema di accumulo in ambito residenziale con una capacità media da 4 kWh per un impianto FV di nuova realizzazione.

L’analisi è fatta al variare del profilo di consumo annuale dell’utente

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Mobilità elettrica, il design di Lapo Elkann e la tecnologia I’Moving rinnovano Fiorino e 500

News dalle Aziende

Restart Italia lancia due modelli rinnovati del Fiorino “Rimini Edition”, e della Fiat 500 nella versione X, elettrificati da I'Moving e personalizzati da Garage Italia Customs, cha ha curato il wrap design.

Le soluzioni per la mobilità elettrica del gruppo I’Moving si uniscono al design di Lapo Elkann per lanciare due modelli rinnovati del Fiorino “Rimini Edition” (nella foto a sinistra), e della Fiat 500 nella versione X (nella foto in basso a destra), elettrificati per l’occasione da I’Moving e personalizzati da Garage Italia Customs, cha ha curato il wrap design.

Entrambi i veicoli sono stati presentati a Ecomondo 2016.

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Oil & gas, clima e investitori: è allarme trasparenza

Redazione QualEnergia.it

Un report Carbon Disclosure Project mostra come le varie aziende delle fossili stanno affrontando il cambiamento in atto nel mondo dell'energia. Alcune si stanno adeguando più rapidamente, ma in generale c'è un grosso problema di trasparenza che rischia di danneggiare gli investitori.

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Le emissioni di CO2 dell’industria petrolifera e del gas pesano per circa il 50% del totale globale.

Chiaro che come le aziende di questo settore si muoveranno è fondamentale sia per la lotta al cambiamento climatico che per il futuro delle compagnie stesse.

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Fotovoltaico, quali tecnologie scegliere per i diversi climi?

Redazione QualEnergia.it

Silicio cristallino, film sottili al silicio amorfo, al tellururo di cadmio o al CIGS: come cambiano le prestazioni delle varie tecnologie fotovoltaiche in base al clima? Ne parliamo con un esperto di valutazione dei rendimenti e della durata del FV, Alessandro Virtuani, e pubblichiamo due studi sull'argomento.

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È accaduto in tanti settori industriali, pensiamo alle auto o ai sistemi di registrazione video.

Agli inizi del loro boom commerciale, nasce un vario, fantasioso “ecosistema tecnologico”, composto di tante soluzioni diverse. Poi una o poche di queste …

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Energia e cooperazione: un connubio che funziona anche per l’aggregazione della domanda

Antonella Giordano

Nel settore delle cooperative energetiche un esempio interessante di aggregazione della domanda, nato grazie all’iniziativa di Confcooperative Emilia Romagna, è quello di Power Energia, una cooperativa di utenza che ha come clienti-soci persone fisiche e imprese. Ne parliamo con il suo presidente.

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Oltre mezzo milione di italiani consumano energia prodotta in cooperativa con un taglio della bolletta del 30% rispetto ai prezzi medi di mercato.

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LG 55E6V, il nero è servito!

Il nuovo LG 55E6V, display top di gamma (serie Signature  a parte), rappresenta la migliore espressione della gamma OLED LG. Un enorme passo in avanti qualitativo rispetto a un LCD LED tradizionale…

La tecnologia OLED Organic Light Emitting Diode non è certo nuova, se ne parla da molto tempo, ma da poco sono davvero disponibili prodotti consumer su larga scala industriale. Ciò che discosta nettamente questa nuova tecnologia dalla LCD è che non ha bisogno di retro-illuminazione, essendo le celle OLED “anche” fonte di luce. Questo pone l’OLED automaticamente un passo avanti, enorme, rispetto alla tecnologia LCD tradizionale. Vediamo perché. L’LCD ha bisogno per funzionare, per essere visualizzato, di una retroilluminazione, ovvero di una fonte di luce che attraversi la cella che funge come una porta; completamente aperta, luce 100%, completamente chiusa luce “teorica” 0. Teorica perché, per mille motivi diversi, una parte di quella luce che dovrebbe essere oscurata trapela, rendendo quel punto singolo, quel pixel, e/o quelli adiacenti meno “neri” del nero teoricamente assoluto. All’inizio dei tempi – ma ancora oggi si utilizza questa tecnica – la retroilluminazione si faceva con delle lampadine fluorescenti più o meno comuni, che davano energia a tutta la parte posteriore dello schermo, erano poi le varie celle ad aprirsi e chiudersi, modulando.

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È nata poi la retroilluminazione a LED (pertanto è estremamente scorretto parlare di TV LED o TV LCD, sono entrambi LCD, uno con illuminazione normale, e l’altro, appunto, con illuminazione LED), molto più affidabile e “risparmiosa”, effettuata nei primi modelli con una certa quantità di LED posizionati opportunamente su una guida d’onda, che però creavano (creano) aloni di luce in base al posizionamento dei LED, abbastanza visibili in scene particolarmente scure. Successivamente, e soprattutto nei Tv più costosi i LED sono stati sistemati come su una scacchiera, più fitta man mano che si sale di qualità, in modo da evitare questi problemi, regolando la luminosità dei LED in modo opportuno secondo i contenuti. Restringendo sempre di più la scacchiera si ha una “matrice” di LED di retroilluminazione, fino ad arrivare ad avere in un TV LCD 4K o full-HD un massimo di circa 350 zone. In questo modo la retroilluminazione di blocchi relativamente piccoli sarà modulata – nelle tecniche più evolute – secondo la luce che deve emettere quella determinata zona sullo schermo. Questa tecnica, detta del “local dimming”, oltre a porre delle grosse difficoltà costruttive, obbliga la logica del Tv a effettuare dei calcoli estremamente complessi, dovendo essa modulare sia l’intensità della luce che quella del singolo pixel. In una scena scura la zona LED sarà quasi del tutto spenta, viceversa quando c’è bisogno di luce. Ovviamente questa tecnica è la migliore, ma guarda caso anche la più costosa. L’OLED non ha bisogno di tutto questo, perché ogni singolo pixel si illumina “spontaneamente” quando viene sottoposto ad un campo elettrico, in modo proporzionale all’intensità del pixel; non esiste retro-illuminazione e potremmo ottenere le massime prestazioni in modo molto più semplice di quanto non avviene con gli LCD.

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Ma veniamo al 55EV6V che verrà presto affiancato dal 65” e dal 75”. LG è senza alcun dubbio leader indiscusso nello sviluppo e realizzazione di pannelli OLED. Ci ha creduto e investito da sempre, debuttando per prima nel mondo dei Tv con questa tecnologia, e non di meno cedendo i propri pannelli OEM a molti costruttori che li hanno personalizzati.

Il catalogo di TV OLED, anche curvi, è piuttosto vasto, con modelli dai 55” ai 75” abbastanza declinati per prezzo e prestazioni. Questo 55E6V è l’ultimo nato, e si inserisce subito dopo la linea top di gamma, è affiancato da un 65” e un 75” che usciranno a breve. La veste estetica è piuttosto sobria e minimalista, ovviamente spicca – non ci siamo abituati – una grossa lastra di vetro che costituisce il pannello, alla base assicurato da una struttura contenente l’elettronica e l’alimentazione, struttura molto più massiccia sul retro del Tv che nel frontale, dove è visibile solo una sorta di soundbar (l’audio è firmato Harman Kardon). Molto “suggestivo” il retro del pannello, la fitta matrice di collegamenti si vede chiaramente, e può sembrare ad un occhio poco tecnico una sorta di trama simile a quella delle strutture in carbonio. Su un lato gli ingressi, numerosi, tra i quali 3 USB (una 3.0), HDMI, component, composito. Ovviamente il 55E6V è uno Smart TV di ultima generazione (web OS 3.0), con Wi Fi, MHP (Media Home Platform) ed è in grado di riprodurre contenuti Replay TV (Rai, Mediaset, La7) e TV On Demand (Premium, Netflix, Chili, Tim Vision, Google Movie).

lg-55e6v_3È anche in grado di registrare da HDD esterno collegato su una USB. Non mancano, ovviamente, supporti per DLNA, Intel WiDi e Miracast. Mirabile il lavoro fatto sui telecomandi. Quello principale è dotato di puntatore, tipo mouse, davvero efficace e divertente. Sul TV si visualizza un grosso indice colorato da puntare sulla funzione desiderata, è sufficiente la pressione di un tasto per confermare. L’esperienza è molto simile a quella a cui siamo abituati con un comune mouse e una volta fatta un minimo di abitudine diventa intuitivo e divertente. Inoltre il remote, di ottima fattura, è piuttosto massiccio e pesante, finalmente non un oggetto leggero ed economico.

Anche l’altro remote, più compatto e dotato dei comandi semplificati, è di ottima fattura. In dotazione anche 2 occhiali 3D. I menù di set-up offrono molte possibilità di calibrazione ed aggiustamento, tra cui due preset Isf, piuttosto efficaci. Chi può e vuole ha la possibilità di tarare finemente e con molti banchi a disposizione le immagini. I preset di fabbrica, numerosi, sono comunque abbastanza ben calibrati. C’è da dire che in generale il pannello, pur vedendosi benissimo con qualsiasi luce ambientale, risente, proprio per l’impressionante risoluzione di cui è capace sulle bassissime luci, di un ambiente “studiato” dal punto di vista dell’illuminazione.

È certo che se si vuole gustare un film apprezzandone tutte le sfumature, è necessario mettersi nelle migliori condizioni. Ma questo non deve essere visto come un difetto, anzi. Questo problema, con la stragrande maggioranza degli LCD, non si porrebbe neanche, non riuscendo questi ultimi proprio a visualizzare certe minime sfumature.

L’articolo LG 55E6V, il nero è servito! sembra essere il primo su HC | Home Comfort & Design.

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La manutenzione dell’impianto fotovoltaico secondo la visione di Enerray

News dalle Aziende

Enerray offre servizi per verificare lo stato dell’impianto esistente e nel caso di malfunzionamenti suggerisce le modalità per ottimizzare la resa dell'impianto.

Un testo di Luca Tosi, Enerray

Il viso sorridente e soddisfatto dell’investitore, un imprenditore di successo che nel 2010 aveva deciso di lanciarsi nel solare, si sporgeva verso di me mentre mi consegnava soddisfatto un foglio di sintesi della produzione del suo portafoglio solare, oltre 20 MWp, costruiti tra il 2010 e il 2012.

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